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"Leggendo le narrazioni dell'anima di Rotondaro vengono in mente quei versi di Paul Celan che accennano al "crepaccio dei tempi", allo sconquasso, al buio dentro le esistenze degli uomini da cui ci sforza di uscire, ma non sempre ci si riesce. E allora ecco la scrittura che diventa un'ancora di salvezza, un "cristallo di respiro" per farci guardare in profondità con limpidezza, senza velature o condizionamenti di sorta." (dall'Introduzione di Mimmo Mastrangelo)